Il presidente Campitelli non chiederà di essere ascoltato

TERAMO – Non chiederà di essere ascoltato il presidente del Teramo Luciano Campitelli. A confermarlo è il legale di Campitelli, l’avvocato Eduardo Chiacchio, che sottolinea come il presidente sia tranquillo e sereno e come il Teramo adesso punterà a dimostrare la propria estraneità ai fatti nel corso del dibattimento. «Se la Procura notifica l’avviso di conclusione delle indagini senza aver neppure convocato Campitelli – ha dichiarato il legale del presidente – mi pare scontato che a questo punto Campitelli non chiederà di essere ascoltato. Affronteremo il processo con rinnovata serenità, aspettiamo solo di esaminare gli atti». Secondo la Procura Federale, che allo stato ritiene di non dover archiviare gli atti ma la cui intenzione è al contrario quella di procedere ai deferimenti, Campitelli e le altre persone coinvolte nella presunta combine si sarebbero resi responsabili a vario titolo di illecito sportivo e omessa denuncia, mettendo in pratica tutta una serie di atti "diretti ad alterare lo svolgimento e il risultato della gara suddetta", come si legge nell’avviso di conclusione delle indagini, "al fine di far ottenere la vittoria alla società Teramo calcio Srl". Da qui la contestazione della responsabilità diretta ed oggettiva, oltre che presunta, per il Teramo calcio e della responsabilità diretta ed oggettiva per il Savona calcio. Per la Procura Federale, infatti, nella presunta combine sarebbe coinvolto anche l’ex presidente del Savona Aldo Delle Piane, "per aver anch’egli aderito alla proposta illecita, percependo a tal fine una somma di denaro".